SINTESI DELL’INTERVENTO (descrizione, finalità e risultati attesi)
Il progetto in questione riguarda investimenti atti a salvaguardare le colture frutticole dai danni provocati sul potenziale produttivo dalle gelate primaverili.
Descrizione piano di sviluppo
IMPIANTO EOLICO FISSO CON FUNZIONE ANTIBRINA: La macchina e’ costituita da una torre alta 10,5 m alla cui estremità è presente una ventola. La torre utilizzano l’aria più calda “strato di inversione” per proteggere una coltura da danni al gelo. La torre è angolata leggermente verso il basso per tirare questo strato di inversione fino al livello del suolo per proteggere il raccolto. Le ventole antibrina sono ideali per proteggere i frutteti fino a – 5,5 °C.
I principali principi su cui si basa il sistema sono:
· La rimozione di aria fredda pesante per prevenire la stratificazione e ritardare la formazione di gelo.
· Permettete all’aria di inversione più calda di sostituire l’aria più fredda a livello del raccolto.
La torre e il motore sono messi su una fondazione, costituita da un blocco di cemento con una dimensione ( 7,29 m3) di 2,7m x 2,7 x 1. Le due eliche ( lunghezza 6,04 m) girando ad una velocità di 600/giri al minuto,mosse da un motore da 143 Kw alimentato a Diesel riescono a coprire una superficie pari a circa 7 ha. L’interveto di messa in opera delle due torri è soggetta ad una semplice CILA da presentare in Comune.
IMPAINTO IRRIGAZIONE ANTIBRINA SOTTO CHIOMA: Sempre nell’ottica di salvaguardare le colture dai danni provocati sul potenziale produttivo dalle gelate primaverili, l’azienda prevede di realizzare un impianto antibrina sotto chioma in adeguamento di un impianto irriguo già esistente. In questo caso rispetto alla protezione sovra chioma, gli irrigatori cospargono di acqua il terreno e non la coltura. Quando l’acqua al suolo ghiaccia libera energia (le famose 80 calorie al grammo) che “scalda” l’aria e forma una fascia di aria più tiepida a livello del suolo che preserva la coltura. Questo è un metodo efficace però solo se la temperatura dell’aria non scende sotto i 3°C, altrimenti l’energia liberata nel cambio di stato non è sufficiente a riscaldare l’aria. Questo metodo è tanto più efficace quanto più l’acqua è “calda”: la temperatura dell’aria al suolo di due impianti adiacenti sarà diversa a seconda della temperatura dell’acqua di irrigazione, più calda se l’acqua usata è “calda” (poniamo 5-6°C), più fredda se invece si impiega acqua fredda (1-2°C). L’acqua per l’antibrina viene prelevata dal CER.
BRUCIATORE MOBILE TRAINATO: Questa è una macchina trainata da un trattore di almeno 50 CV. Il potente ventilatore è azionato dalla presa di forza. Un bruciatore a Diesel riscalda l’aria grazie ad un generatore d’aria calda con potenza di 175000/200000 cal/h. L’aria riscaldata attraverso la combustione del carburante viene soffiata tra gli alberi attraverso 2 prese (1 a sinistra e 1 a destra). La superficie totale che può essere protetta dipende dalla forma e dalle dimensioni dell’appezzamento e dal modello ed è massima di 6-10 ettari. Poiché il flusso d’aria è così potente, viene coperta una distanza fino a 25 metri su ogni lato della macchina. Pertanto, ad una velocità di marcia di 6,5 km/ora sarà necessario solo guidare attraverso le file ogni 50 metri.
Riferimenti:
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=LEGISSUM:l60032